Il ruolo del koan è sottrarre all’allievo tutte le idee stabilite e tutta la conoscenza accumulata e guidarlo al limite e oltre. Poi dall’abisso della Grande Morte egli rinascerà nel nuovo mondo come uomo nuovo. Gli si aprirà una prospettiva interamente nuova. Lo Zen ha la profondità e la trasparenza che possono provocare il mutamento fondamentale della propria intera personalità nel regno in cui l’etica non ha ancora iniziato ad agire. Se non si afferra questo punto essenziale, una raccolta di koan diventa un libro di semplice speculazione sull’etica, e non è più un’autentica scrittura Zen. Questo non significa che l’etica e la morale siano inutili nello Zen: al contrario, l’etica dev’essere la conseguenza naturale della vita Zen. Quando si vive e si gode la vita Zen della non-mente le azioni etiche hanno origine spontaneamente.
Zenkei Shibayama