Sentire ed esprimere. Questa è la Cultura. Sentire ed esprimere, da qui nasce ogni forma di arte: musica, pittura, poesia, danza…
Prima si ascolta, tendendo il nostro orecchio interiore, e poi si dà voce, si dà forma a ciò che forma non aveva.
Anche l’haiku entra in questo movimento a due tempi, del sentire e dell’esprimere.
Poche parole scritte, o recitate, che si destano nell’autore da un’esperienza folgorante e che risuonano nel lettore, o nell’ascoltatore. Più sono semplici e più sono efficaci, arrivano dritte al cuore di chi le riceve, scuotendolo come se l’esperienza raccontata fosse anche la sua. Si sta parlando di una piccola, grande, poesia composta soltanto da tre versi. Tre righe molto brevi, rispettivamente di cinque-sette-cinque sillabe.
Un esempio di un grande maestro (Matsuo Basho)?
è sera ormai –
tra i fiori si spengono
rintocchi di campana
Questa è poesia bonsai, è come avere una foresta in un piccolo vaso, è un invito all’ascolto del mondo che ci circonda, e che, inevitabilmente, cade dentro di noi. O noi in esso.
Quanta ricchezza!
MATSUO BASHO
Sotto l’albero tutto si copre
di petali di ciliegio,
pure la zuppa e il pesce sott’aceto
KOBAYASHI ISSA
Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore